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Turismo, crollano i bacini tradizionali della Riviera

Lunedì, 01 Agosto 2016

Se si guarda ai primi sei mesi dell’anno, da gennaio a giugno, si può concludere che la stagione non va poi tanto male, visto che il segno negativo è solo dell’1,2 per gli arrivi e dello 0,5 per le presenze. Un risultato determinato soprattutto dagli incrementi a due cifre registrati nel periodo gennaio-marzo. Se infatti si prende in esame il primo trimestre che guarda alla stagione estiva, aprile-giugno, i dati parlano di un calo del 7,9 di arrivi e del 5,4 di presenze. Si risente fortemente di un maggio che ha registrato un -20 per cento, per nulla compensato da un giugno che ha visto aumentare gli arrivi dell’8,7 e le presenze dell’1 per cento. Il lungo week end del 2 giugno, con la presenza di Rimini Wellness, ha fatto sì che i dati si mantenessero positivi, nonostante il resto del mese, soprattutto a causa del maltempo,non abbia regalato grandi soddisfazioni agli operatori turistici.

Esaminiamo i dati Comune per Comune, finalmente messi a disposizione dall’Osservatorio Turistico Regionale.

Bellaria Igea Marina era uno dei comuni, insieme a Riccione, che nel 2015 aveva registrato aumenti a due cifre. Nei primi sei mesi del 2016 il movimento è decisamente all’indietro: -5,1 per cento di arrivi e -2,6 per cento di pernottamenti.

A Riccione le cose vanno leggermente meglio: gli arrivi sono calati dell’1,7 e le presenze dell’1 per cento.

Più pesanti le perdite per Cattolica che da gennaio a giugno registra arrivi in calo del 5,3 per cento e presenze che diminuiscono dell’1,9 per cento. Bilancio negativo anche per Misano Adriatico che perde il 3,5 per cento di arrivi e il 2,7 per cento di presenze.

L’unico Comune ad avere un saldo completamente positivo è Rimini che così inverte, almeno per il momento, la tendenza degli ultimi due anni che vedeva il proprio ruolo di locomotiva della Riviera in pesante frenata. Anche a Rimini c’è stato un disastroso maggio, ma il bilancio finale del primo semestre vede gli arrivi crescere dello0,7 e le presenze dello 0,8. Si tratta di percentuali minime, che soprattutto indicano stabilità, ma rispetto ai continui arretramenti degli anni scorsi è comunque un passo in avanti. Si tratta ora di vedere se la tendenza sarà confermata in luglio e agosto. Giugno a Rimini ha visto crescere gli arrivi del 10,9 per cento; per la maggior parte probabilmente si è trattato solo di una notte perché le presenze sono cresciute solo dell’1,3 per cento.

È interessante notare che a livello provinciale, fra gli italiani, sono crollati i tradizionali bacini di utenza della Riviera: Emilia Romagna – 83 per cento di presenze; Lombardia -91,3; Veneto -88,8. Un fatto insolito, qualora questi dati, per il momento provvisori, fossero infine confermati. Grossi incrementi invece per Abruzzo, Basilicata, Bolzano, Friuli, Piemonte.

Guardando il mercato estero, si vede che dalla Germania, nonostante la campagna promozionale dell’Apt che evidentemente non ha funzionato, il calo è dell’8,4 per cento. Le presenze francesi sono calate dell’11,1, e le svizzere del 2,8 per cento, tanto per restare nei tradizionali bacini. In crescita Paesi Bassi (+7,6), Regno Unito (+5,5), Spagna (+26,8), Ucraina (+26,3). E i russi? Dopo anni di pesanti segni negativi, sembra esserci una live ripresa: +2,9 per cento nei primi sei mesi dell’anno.

Se si fa il confronto con le altre località della Riviera romagnola, si vede che Cesenatico se la passa molto peggio: -7,2 per cento di arrivi e -5,6 per cento di presenze. Stesso discorso per Cervia: -7,1 per cento di arrivi e -5,2 per cento di presenze. I Lidi ravennati anche se accusano un calo di arrivi del 3,4, vedono le presenze cresciute delllo 0,8 per cento.


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Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

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