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La Diocesi sul Summer Gay Pride: inopportuna ostentazione

Sabato, 30 Luglio 2016

La diocesi di Rimini, alla vigilia del raduno, ha espresso il proprio giudizio sul Summer Gay Pride.

In primo luogo, la Diocesi ribadisce il pieno rispetto per le persone con tendenza omosessuale, verso le quali la Chiesa è chiamata ad un atteggiamento di accoglienza nelle proprie Comunità e a contribuire ad una mentalità non violenta e antidiscriminatoria. (cfr. Papa Francesco, Amoris Laetitia, n. 250). Il Vescovo Francesco Lambiasi, anche di recente, si è espresso in questi termini, affidando il suo pensiero in interventi pubblici e anche dalle colonne del settimanale ilPonte. Oltre che a sentimenti di fraternità e comunione, la Diocesi auspica  - inoltre - per le persone con tendenza omosessuale la massima integrazione e un accompagnamento personalizzato del cammino di fede.

In secondo luogo, la Chiesa riminese manifesta una forte riserva critica nei confronti di un raduno che – per quanto compreso dal programma proposto – tende a usare e ridurre la situazione, spesso travagliata, delle persone con tendenza omosessuale ad una ostentazione fin troppo esibita che vuole far passare il messaggio che ogni tendenza sessuale è uguale all’altra e che ogni desiderio è fonte di diritti (ad esempio cavalcando lo slogan: “stesso amore , stessi diritti”).

La Diocesi di Rimini prende le distanze anche da un’equiparazione superficiale di ogni tipo di unione con la realtà della famiglia, in perfetta sintonia con quanto di recente dichiarato da papa Francesco (cfr. Amoris Laetitia 251).


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