FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Picco influenza 2024: quando arriva. Ospedali sotto stress: "È peggio del 2023"

Cresce l’incidenza dei contagiati sulla popolazione, l’apice è atteso tra una o due settimane. Il primario Biagetti: "All’Infermi situazione critica: il virus pesa sulla gestione delle altre patologie"

Rimini, 3 gennaio 2024 – È il fantasma del Natale appena passato quello che da una tavola imbandita all’altra, passando per i brindisi di auguri e i baci scambiati sotto il vischio, nel 2024 ci siamo portati dietro, trasmessi a vicenda, favorendone la circolazione, nelle occasioni di festa. Il fantasma di un’influenza che dal Covid di novembre e inizio dicembre ha raccolto il testimone nelle corsie degli ospedali e ora affolla anche le terapie intensive con un’incidenza sulla popolazione Riminese che "è di già superiore al massimo registrato lo scorso anno, pur non essendo ancora giunti al picco". È poco incoraggiante lo scenario che tratteggiano i numeri in mano a Carlo Biagetti, direttore del reparto di Malattie infettive all’ospedale Infermi. Uno scenario che parla di "una situazione critica – ammette l’infettivologo – e destinata a peggiorare a breve, con il picco dell’influenza atteso tra una o al più tardi due settimane".

Sono 6 le persone ricoverate in terapia intensiva per l’influenza
Sono 6 le persone ricoverate in terapia intensiva per l’influenza

Ma pur aspettando che l’infezione stagionale abbia dato il peggio di sé, i numeri non lasciano spazio ai cali di attenzione. Tra l’ospedale di Rimini e quello di Riccione, infatti, le terapie intensive ospitano in tutto già sei pazienti ricoverati proprio perché presentano una forma grave dell’influenza (5 all’Infermi e uno al Ceccarini). "Cominciano ad essere numeri importanti – continua Biagetti –. Ci sono ancora posti letto sgombri è vero, ma l’incidenza in questa fase è una parabola che ancora non scende. Questo incide. Incide nel Pronto soccorso, dove la situazione è molto critica. E se i malati non gravi sono sotto controllo appunto, ci preoccupano quelli che hanno sviluppato la forma più aggressiva del virus e che finendo in terapia intensiva poi a cascata incidono sul resto dell’attività, per esempio quella di natura traumatica".

Inversamente proporzionali invece sono i numeri delle vaccinazioni, per influenza e Covid. Un doppio binario virale che dagli adulti passa ai bambini, con il Pronto soccorso pediatrico dell’Infermi che registra nelle ultime due settimane una media di accessi di circa 100 piccoli pazienti al giorno, con picchi di 120-130 accessi durante i giorni festivi. "Le patologie che stiamo osservando nei bambini in questo momento sono prevalentemente malattie infettive respiratorie e gastrointestinali causate dai virus che circolano nel periodo invernale – entra nel dettaglio Gianluca Vergine, dirigente della Pediatria –, con una prevalenza del virus influenzale e del virus respiratorio sinciziale". Per quel che riguarda i ricoveri dei bambini però, fortunatamente, la situazione per ora resta sotto controllo, non necessitando del ricorso a posti letto di altri ospedali, bensì con l’Infermi punto di riferimento per le altre province. "Come negli anni precedenti accedono all’ambulatorio Urgenze Pediatriche pazienti provenienti da province limitrofi e da fuori regione – spiega Vergine –. La percentuale di pazienti pediatrici non residenti nella provincia di Rimini che accedono al nostro ospedale è circa del 30%".